Chi non ha il sogno di andare a fare un’esperiena in Corea potendo scegliere se studiare, lavorare o semplicemente grattarsi dalla mattina alla sera? Beh, in questo post vi spieghiamo come poterlo fare! La risposta alle vostre preghiere è arrivata a inizio 2015 e si chiama Working Holiday Visa.
Importante: tutto ciò che è burocrazia potrebbe cambiare! Pertanto non prendete queste istruzioni alla lettera, ma informatevi presso l’ambasciata di Milano e il consolato di Roma, solo loro sapranno darvi informazioni 100% veritiere e al passo coi tempi!
Come ottenere il Working Holiday Visa
Come ogni visto va richiesto presso l’Ambasciata di Corea a Roma (se siete del sud Italia) o il Consolato di Corea a Milano (se siete del nord), potete cercare i contatti su google, li troverete senza problemi. Il nostro consiglio è di chiamare e chiedere direttamente a loro quali sono i documenti richiesti per far domanda per il visto, si vocifera che ci siano differenze tra ciò che richiede l’ambasciata e ciò che richiede il consolato, in ogni caso questa è la lista “ufficiale” dei documenti:
- modulo di richiesta del visto (si scarica dal sito dell’ambasciata e va compilato o in inglese o in coreano);
- passaporto valido per più di 18 mesi (+ fotocopia);
- 1 fototessera recente (non più vecchia di 6 mesi);
- carta di identità (+ fotocopia);
- certificato di carichi pendenti appostillato;
- certificato medico di buona salute;
- assicurazione sanitaria che copra la permanenza in Corea (massimale minimo pari a 40 milioni di won/31 mila € circa);
- estratto conto degli ultimi 3 mesi (minimo 3000€) e resoconto della carta di credito collegata al conto corrente (il conto corrente deve essere il vostro, quindi nominale);
- prenotazioni dei biglietti aerei andata/ritorno (possono essere comprati anche biglietti aperti, ma in questo caso saranno necessari 5000€ in banca anziché 3000€);
- prenotazione dell’alloggio con indirizzo e numero di telefono per poter confermare l’effettiva prenotazione della stanza (molto importante);
- programma del viaggio.
Informazioni importanti
Per richiedere il visto bisogna sapere che:
- bisogna avere tra i 18 e i 30 anni d’età (i 30 dovrebbero essere compresi, ma potrebbero negarvi il visto);
- viene dato annualmente ad un massimo di 500 italiani, quindi in base al numero di persone che lo hanno richiesto prima di voi non è 100% sicuro che possiate ottenerlo;
- non bisogna averlo già ottenuto in passato, può venir dato una sola volta;
- questo visto da la possibilità di rimanere in Corea per un anno e non è possibile prolungarlo;
- va richiesto per forza dall’Italia;
- è indipendente dagli altri visti Working Holiday, quindi se siete già andati, per esempio, in Australia potete richiederlo anche per la Corea.
Ed è altrettanto importante sapere che:
- anche se si porta tutta la documentazione richiesta non è detto che il visto venga concesso;
- il tempo di rilascio del visto è di minimo 2 settimane.
Per più informazioni potete visitare il sito ufficiale a questo link.
Cosa fare una volta ottenuto il visto?
Questo è un punto molto importante a cui forse poche persone danno il peso che si merita, per farvi riflettere un po’ e portare la vostra esperienza al livello successivo vi consigliamo di leggere questo post: come sfruttare al meglio il visto Working Holiday. Ovviamente siete liberissimi di fare come credete, ma crediamo sia giusto farvi riflettere un po’, sopratutto se volete fare in modo che la vostra esperienza in Corea duri più di un anno!
Per essere informati riguardo questo visto per la Corea vi consigliamo di iscrivervi a questo gruppo su Facebook: Working Holiday per la Corea.
Se state organizzando un viaggio in Corea potrebbero anche interessarvi:
- Quando visitare la Corea e con quale compagnia aerea partire
- Andare in Corea senza spendere una fortuna: Workaway
- Organizzare un viaggio studio in Corea: tutti i passi necessari
- Possibilità di alloggio a Seoul
- Quanto costa vivere in Corea
P.S. Terminiamo questo post dicendovi che nessuna di noi ha preso in prima persona questo visto, quindi alcune delle informazioni sopra citate potrebbero essere diverse dalla realtà, ci teniamo quindi a chiedervi di lasciarci un commento segnalandoci eventuali errori.
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Dicembre 9, 2023
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Chi non ha il sogno di andare a fare un’esperiena in Corea potendo scegliere se studiare, lavorare o semplicemente grattarsi dalla mattina alla sera? Beh, in questo post vi spieghiamo come poterlo fare! La risposta alle vostre preghiere è arrivata a inizio 2015 e si chiama Working Holiday Visa.
Importante: tutto ciò che è burocrazia potrebbe cambiare! Pertanto non prendete queste istruzioni alla lettera, ma informatevi presso l’ambasciata di Milano e il consolato di Roma, solo loro sapranno darvi informazioni 100% veritiere e al passo coi tempi!
Come ottenere il Working Holiday Visa
Come ogni visto va richiesto presso l’Ambasciata di Corea a Roma (se siete del sud Italia) o il Consolato di Corea a Milano (se siete del nord), potete cercare i contatti su google, li troverete senza problemi. Il nostro consiglio è di chiamare e chiedere direttamente a loro quali sono i documenti richiesti per far domanda per il visto, si vocifera che ci siano differenze tra ciò che richiede l’ambasciata e ciò che richiede il consolato, in ogni caso questa è la lista “ufficiale” dei documenti:
- modulo di richiesta del visto (si scarica dal sito dell’ambasciata e va compilato o in inglese o in coreano);
- passaporto valido per più di 18 mesi (+ fotocopia);
- 1 fototessera recente (non più vecchia di 6 mesi);
- carta di identità (+ fotocopia);
- certificato di carichi pendenti appostillato;
- certificato medico di buona salute;
- assicurazione sanitaria che copra la permanenza in Corea (massimale minimo pari a 40 milioni di won/31 mila € circa);
- estratto conto degli ultimi 3 mesi (minimo 3000€) e resoconto della carta di credito collegata al conto corrente (il conto corrente deve essere il vostro, quindi nominale);
- prenotazioni dei biglietti aerei andata/ritorno (possono essere comprati anche biglietti aperti, ma in questo caso saranno necessari 5000€ in banca anziché 3000€);
- prenotazione dell’alloggio con indirizzo e numero di telefono per poter confermare l’effettiva prenotazione della stanza (molto importante);
- programma del viaggio.
Informazioni importanti
Per richiedere il visto bisogna sapere che:
- bisogna avere tra i 18 e i 30 anni d’età (i 30 dovrebbero essere compresi, ma potrebbero negarvi il visto);
- viene dato annualmente ad un massimo di 500 italiani, quindi in base al numero di persone che lo hanno richiesto prima di voi non è 100% sicuro che possiate ottenerlo;
- non bisogna averlo già ottenuto in passato, può venir dato una sola volta;
- questo visto da la possibilità di rimanere in Corea per un anno e non è possibile prolungarlo;
- va richiesto per forza dall’Italia;
- è indipendente dagli altri visti Working Holiday, quindi se siete già andati, per esempio, in Australia potete richiederlo anche per la Corea.
Ed è altrettanto importante sapere che:
- anche se si porta tutta la documentazione richiesta non è detto che il visto venga concesso;
- il tempo di rilascio del visto è di minimo 2 settimane.
Per più informazioni potete visitare il sito ufficiale a questo link.
Cosa fare una volta ottenuto il visto?
Questo è un punto molto importante a cui forse poche persone danno il peso che si merita, per farvi riflettere un po’ e portare la vostra esperienza al livello successivo vi consigliamo di leggere questo post: come sfruttare al meglio il visto Working Holiday. Ovviamente siete liberissimi di fare come credete, ma crediamo sia giusto farvi riflettere un po’, sopratutto se volete fare in modo che la vostra esperienza in Corea duri più di un anno!
Per essere informati riguardo questo visto per la Corea vi consigliamo di iscrivervi a questo gruppo su Facebook: Working Holiday per la Corea.
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P.S. Terminiamo questo post dicendovi che nessuna di noi ha preso in prima persona questo visto, quindi alcune delle informazioni sopra citate potrebbero essere diverse dalla realtà, ci teniamo quindi a chiedervi di lasciarci un commento segnalandoci eventuali errori.