Ho deciso di creare questa nuova serie di articoli “Cronache di una fan girl” per raccontare la mia esperienza di fan (da lontano e da vicino), come ho scoperto gli FT Island, come, dove e quando sono riuscita a vederli ecc.. cosicchè anche coloro che tra i nostri follower sono fans di un gruppo possano identificarsi un po’ in me e capire che se ci si crede tutto è possibile.
L’inizio della fine
A volte una singola persona può cambiare completamente la tua vita senza nemmeno accorgersene. Ed è a quella persona che risalgo tutte le volte che penso a come sono finita in Corea.
Conobbi Chiara a un corso professionale di Grafica e Web Design nel 2010, anche lei era appassionata del Giappone, come me a quei tempi, e un giorno venne da me e mi pose la domanda fatidica: ma tu li guardi i drama? Io non avevo assolutamente idea di cosa fossero i drama e lei mi spiegò che erano praticamente dei telefilm asiatici. Incuriosita le chiesi di passarmene uno da vedere e indovinate quale fu? Esattamente “You’re beautiful” con Lee Hong Ki e compagnia bella.
Devo ammettere che il primo impatto con la lingua coreana mi lasciò un po’ perplessa, non avendola mai sentita suonava estranea alle mie orecchie e il drama era molto diverso dai telefilm americani che ero abituata a guardare, ma alla fine mi prese e decisi di indagare sull’identità degli attori. Dopo una breve ricerca su internet la mia cara amica wikipedia mi rivelò che Lee Hong Ki era in effetti un cantante in una band (non un batterista??) chiamata FT Island. Ok mi dissi, vediamo un po’ come suonano. Aprii youtube e feci una ricerca veloce. Il primo video che guardai fu “After Love” e povera me, se non fosse stato per il fatto che sapevo che era il cantante non avrei riconosciuto Hong Ki, perché aveva i capelli neri (oddio e i capelli biondi??) e porca miseria “sti’ cinesi sono tutti uguali” ahahah. Devo essere onesta, a primo impatto non mi innamorai subito di loro, il loro genere (o almeno quello dei video che avevo visto) era un pop molto ballad anni luce dalla musica che ascoltavo ai tempi (metal e hard rock) però decisi di tenerli d’occhio. Nel mentre cominciai a divorare drama uno dietro l’altro facendo maratone fino alle 7 del mattino (per fortuna il corso di grafica era al pomeriggio! ahah).
Così passarono due o tre mesi fino al fatidico 19 maggio 2010 quando tutto cambiò. Vi chiederete, cosa sarà mai successo quel giorno? Ebbene quel giorno gli FT Island fecero il loro major debut sotto la Warner Music in Giappone e rilasciarono il singolo “Flower Rock”. Fu amore a primo ascolto! Questo si che era un genere che mi piaceva! E finalmente si vedevano tutte le loro potenzialità.
Da quel giorno diventai una fan accanita e anche le canzoni vecchie cominciarono a piacermi (cose strane che accadono) e mi innamorai letteralmente della voce (e di) Hong Ki. Passavo notti intere su youtube alla ricerca di qualsiasi cosa riguardasse loro, vecchi programmi televisivi, concerti, esibizioni.. dal pre-debutto in poi credo di aver visto ogni singolo video disponibile nel web.
Cominciò quindi la mia vita da fan girl dall’altra parte del mondo, attese di concerti e streaming, ricerca di sottotitoli per capire che caspita dicessero (perché chi lo sapeva il coreano a quei tempi…) levatacce durante i periodi di promozione per vedere le esibizioni ai programmi musicali (le maledette 7/8 ore di differenza di fuso orario) acquisti di cd e dvd a prezzi assurdi su internet (perchè si! Quel CD lo DEVO avere!) insomma, una pazza!
Volevo essere più coinvolta e supportarli come più potevo seppur da lontano, quindi divenni admin di diverse pagine facebook (tra cui una di Lee Hong Ki che al momento conta quasi 100.000 followers), divenni manager del fan club degli FT Island su korea.com e alla fine decisi di aprire un sito mio che purtroppo chiusi dopo un anno perché non avevo più tempo di starci dietro. In ogni caso tutto questo mi permise di conoscere altre fan (alcune delle quali avrei poi incontrato di persona) con cui condividere la mia passione, incompresa dai miei amici.
In tutto ciò passarono due anni e nel 2012 finalmente decisi di partire alla scoperta di questa fantomatica “Corea”, volevo vedere se era veramente come me la immaginavo o se sarebbe stata una delusione tremenda. Per fortuna in quel periodo lavoravo e riuscii a risparmiare abbastanza soldi per permettermi di andare via un mese senza dover chiedere soldi in prestito a mio padre (che in tutto ciò mi riteneva una pazza, ma sono dettagli).
Tutto organizzato nei minimi dettagli: volo, home stay, scuola di coreano e vi assicuro che fu una faticaccia, a quei tempi non esisteva Persi in Corea! Così il 4 Maggio 2012 partii. Destinazione: il mio sogno. Chissà se avrei avuto l’occasione di incontrarli o se sarebbero rimasti un sogno irraggiungibile anche a pochi chilometri di distanza.
Vi è piaciuto l’inizio della mia storia? E questo è solo l’inizio ragazzi! Nel prossimo capitolo vi racconterò del mio primo incontro con gli FT Island! I capitoli nuovi escono una volta ogni due settimane al giovedì. Continuate a seguirci!
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Maggio 29, 2023
Maggio 29, 2023
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Ho deciso di creare questa nuova serie di articoli “Cronache di una fan girl” per raccontare la mia esperienza di fan (da lontano e da vicino), come ho scoperto gli FT Island, come, dove e quando sono riuscita a vederli ecc.. cosicchè anche coloro che tra i nostri follower sono fans di un gruppo possano identificarsi un po’ in me e capire che se ci si crede tutto è possibile.
L’inizio della fine
A volte una singola persona può cambiare completamente la tua vita senza nemmeno accorgersene. Ed è a quella persona che risalgo tutte le volte che penso a come sono finita in Corea.
Conobbi Chiara a un corso professionale di Grafica e Web Design nel 2010, anche lei era appassionata del Giappone, come me a quei tempi, e un giorno venne da me e mi pose la domanda fatidica: ma tu li guardi i drama? Io non avevo assolutamente idea di cosa fossero i drama e lei mi spiegò che erano praticamente dei telefilm asiatici. Incuriosita le chiesi di passarmene uno da vedere e indovinate quale fu? Esattamente “You’re beautiful” con Lee Hong Ki e compagnia bella.
Devo ammettere che il primo impatto con la lingua coreana mi lasciò un po’ perplessa, non avendola mai sentita suonava estranea alle mie orecchie e il drama era molto diverso dai telefilm americani che ero abituata a guardare, ma alla fine mi prese e decisi di indagare sull’identità degli attori. Dopo una breve ricerca su internet la mia cara amica wikipedia mi rivelò che Lee Hong Ki era in effetti un cantante in una band (non un batterista??) chiamata FT Island. Ok mi dissi, vediamo un po’ come suonano. Aprii youtube e feci una ricerca veloce. Il primo video che guardai fu “After Love” e povera me, se non fosse stato per il fatto che sapevo che era il cantante non avrei riconosciuto Hong Ki, perché aveva i capelli neri (oddio e i capelli biondi??) e porca miseria “sti’ cinesi sono tutti uguali” ahahah. Devo essere onesta, a primo impatto non mi innamorai subito di loro, il loro genere (o almeno quello dei video che avevo visto) era un pop molto ballad anni luce dalla musica che ascoltavo ai tempi (metal e hard rock) però decisi di tenerli d’occhio. Nel mentre cominciai a divorare drama uno dietro l’altro facendo maratone fino alle 7 del mattino (per fortuna il corso di grafica era al pomeriggio! ahah).
Così passarono due o tre mesi fino al fatidico 19 maggio 2010 quando tutto cambiò. Vi chiederete, cosa sarà mai successo quel giorno? Ebbene quel giorno gli FT Island fecero il loro major debut sotto la Warner Music in Giappone e rilasciarono il singolo “Flower Rock”. Fu amore a primo ascolto! Questo si che era un genere che mi piaceva! E finalmente si vedevano tutte le loro potenzialità.
Da quel giorno diventai una fan accanita e anche le canzoni vecchie cominciarono a piacermi (cose strane che accadono) e mi innamorai letteralmente della voce (e di) Hong Ki. Passavo notti intere su youtube alla ricerca di qualsiasi cosa riguardasse loro, vecchi programmi televisivi, concerti, esibizioni.. dal pre-debutto in poi credo di aver visto ogni singolo video disponibile nel web.
Cominciò quindi la mia vita da fan girl dall’altra parte del mondo, attese di concerti e streaming, ricerca di sottotitoli per capire che caspita dicessero (perché chi lo sapeva il coreano a quei tempi…) levatacce durante i periodi di promozione per vedere le esibizioni ai programmi musicali (le maledette 7/8 ore di differenza di fuso orario) acquisti di cd e dvd a prezzi assurdi su internet (perchè si! Quel CD lo DEVO avere!) insomma, una pazza!
Volevo essere più coinvolta e supportarli come più potevo seppur da lontano, quindi divenni admin di diverse pagine facebook (tra cui una di Lee Hong Ki che al momento conta quasi 100.000 followers), divenni manager del fan club degli FT Island su korea.com e alla fine decisi di aprire un sito mio che purtroppo chiusi dopo un anno perché non avevo più tempo di starci dietro. In ogni caso tutto questo mi permise di conoscere altre fan (alcune delle quali avrei poi incontrato di persona) con cui condividere la mia passione, incompresa dai miei amici.
In tutto ciò passarono due anni e nel 2012 finalmente decisi di partire alla scoperta di questa fantomatica “Corea”, volevo vedere se era veramente come me la immaginavo o se sarebbe stata una delusione tremenda. Per fortuna in quel periodo lavoravo e riuscii a risparmiare abbastanza soldi per permettermi di andare via un mese senza dover chiedere soldi in prestito a mio padre (che in tutto ciò mi riteneva una pazza, ma sono dettagli).
Tutto organizzato nei minimi dettagli: volo, home stay, scuola di coreano e vi assicuro che fu una faticaccia, a quei tempi non esisteva Persi in Corea! Così il 4 Maggio 2012 partii. Destinazione: il mio sogno. Chissà se avrei avuto l’occasione di incontrarli o se sarebbero rimasti un sogno irraggiungibile anche a pochi chilometri di distanza.
Vi è piaciuto l’inizio della mia storia? E questo è solo l’inizio ragazzi! Nel prossimo capitolo vi racconterò del mio primo incontro con gli FT Island! I capitoli nuovi escono una volta ogni due settimane al giovedì. Continuate a seguirci!
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Commenti
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[…] Capitolo 1: “L’inizio della fine” Capitolo 2: “Il primo incontro” […]
[…] Capitolo 1: “L’inizio della fine” […]
Bellissimo articolo, da sognatrice seguiro’ le tue peripezie 🙂
Lola
Ma Bora mi hai lasciata così… Tutto quello che racconti parla di me e di Jang Keun Suk in pratica ahaha forse il dopo sarà un po’ diverso :°D
ahahaah ho omesso che all’inizio non mi piaceva hong ki ma jang geun seok XDXD Poi però lui è finito nel dimenticatoio…lol l’ho lasciato a te! XDXD
Ah sembra un po’ la mia storia. Ma io andai in korea nel 2006 (e poi 2008 e 2010) per due attori. Che fantastiche esperienze!!!! E nel 2006 di straniere bionde non ce n’erano tante 🙂 però io lavoravo e quindi non ho mai potuto stabilirmi per tanti mesi. Aihme! Cmq ci tornerò von il mio bimbo 😀 la korea è splendida!!!!!