Come ogni paese del mondo che si rispetti anche la Corea ha la sua bella dose di credenze e superstizioni e visto che di superstizioni ne abbiamo già parlato in precedenza (potete trovare l’articolo qui) oggi mi voglio focalizzare sulle cosiddette “leggende metropolitane”, quelle che non ti fanno dormire la notte e che ti lasciano sempre con il dubbio “sarà vero?”. Cominciamo subito!
La donna dalla bocca tagliata
Questa leggenda è molto conosciuta in Corea. La storia narra di una donna che si aggira per le strade con una mascherina chirurgica che le copre la faccia in cerca di bambini. Appena trovato il malcapitato la donna chiederà “sono bella?”, se il bambino risponde di no lo ucciderà con un paio di forbici. Se il bambino invece risponde di si lei si toglierà la mascherina rivelando la bocca squarciata da orecchio a orecchio e chiederà di nuovo “e adesso sono bella?”. Se il bambino risponde di no lo taglierà a metà, in caso dica si gli taglierà la bocca esattamente come la sua. Gentile no?
Fuori 2
Sulla scena di un misterioso incidente un uomo trova una foto di una ragazzina che fa il segno della pace con le dita. Pensando che la foto sia carina decide di tenerla con se e di metterla in macchina. Qualche giorno dopo l’uomo muore in un fatale incidente d’auto. Un altro ragazzo a sua volta trova la fotografia e decide di tenerla per se. Questa volta però la ragazzina della foto ha 3 dita alzate…ok, questa mi ha inquietato.
I fantasmi acquatici
In estate il numero di annegamenti aumenta sempre. Ma sono realmente solo incidenti? In Corea sono molto famosi i “fantasmi acquatici”, le anime solitarie delle persone che sono morte annegate. A questi fantasmi non piace stare da soli nell’acqua fredda, quindi tendono a prendere i nuotatori e portarseli nelle acque profonde per farsi fare compagnia. Ora capisco perchè ai coreani non piace fare il bagno, quasi quasi è passata la voglia anche a me…
I fantasma di Jayuro
Questa leggenda è confermata da talmente tante persone che spesso si pensa che sia proprio vera. Jayuro è un pezzo di autostrada che collega Goyang a Paju, due città satelliti a nord di Seoul. Questa autostrada costeggia l’Han River ed è nota per essere spesso avvolta dalla nebbia, causa di molti incidenti. Alcuni però non incolpano la nebbia per questi incidenti. Molte persone che guidano abitualmente su questa autostrada hanno detto di aver visto una persona ferma al lato della strada. Una donna in difficoltà con degli occhiali da sole. Se si guarda meglio, però, si nota che la donna non indossa occhiali da sole, ma il nero degli occhi è dovuto al fatto che gli occhi non ci sono, e al loro posto rimangono solo due buchi neri.
Un’altra storia legata a questa strada narra di un taxista che un giorno ha preso su una giovane donna, ha inserito l’indirizzo nel navigatore, e quando è arrivato a destinazione, in un posto sperduto, ha notato che era davanti a un cimitero. Quando si è girato per chiedere informazioni alla donna questa non c’era più. Era arrivata a casa.
Direi che questa strada è definitivamente cancellata dai miei itinerari…ahahah.
Il fantasma del bagno
Per qualche strana e sconosciuta ragione i bagni sono sempre visti come posti pericolosi anche nei film dell’orrore. In Corea in particolare si parla di un fantasma che vive dentro al wc, per essere più esatti la turca, che quando ti accucci per fare i tuoi bisogni metterà fuori la mano dal buco e ti chiederà di scegliere tra due pezzi di carta igienica: uno rosso e uno blu, un pò come matrix insomma, solo che in questo caso sarai destinato a fare una brutta fine in ogni caso perchè se scegli quello rosso ti taglierà a metà e ti lascerà a morire in una pozza di sangue, se scegli quello blu ti soffocherà. Di scappare poi non se ne parla, perchè se provi a scappare ti bloccherà nel bagno costringendoti a scegliere tra le due opzioni.
Meno male che non vado mai nei bagni con le turche!
E per questa volta è tutto! E voi? Conoscete altre leggende metropolitane coreane altrettanto spaventose? Fatecelo sapere nei commenti!
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