State progettando il vostro futuro in Corea? Avete voglia di fare esperienza lavorativa in questo paese? Bene, dal 2015 finalmente anche ai cittadini italiani è stata concessa la possibilità di ottenere la Working Holiday Visa, già esistente per andare in paesi come l’Australia e il Canada per esempio.
Questo visto da la possibilità di passare un anno in Corea lavorando e studiando! Un ottima notizia dato che, per il visto studentesco bisogna per forza iscriversi ad un’università e che per quello lavorativo bisognerebbe partire già avendo una azienda coreana che faccia da sponsor per voi!
La working holiday sostanzialmente è un ottima opportunità per fare un esperienza in Corea e è un ottimo punto di partenza per riuscire a farsi i giusti contatti per poi ottenere un vero visto di lavoro, sopratutto per chi sogna di viverci a tempo indeterminato.
Leggi anche: “Cos’è il Working Holiday e come si prende”
Sono passati ormai 2 anni da quando è stata messa disponibile per la prima volta, e abbiamo avuto la possibilità di incontrare moltissime persone che sono venute qui in questo modo, alcune hanno avuto successo nei loro scopi, altre invece sono tornate in Italia un po’ amareggiate dato che non sono riuscite a sfruttare la working holiday al massimo delle sue potenzialità.
Alcuni sono venuti in Corea semplicemente per fare un’esperienza all’estero, magari per mettere qualche soldo da parte, senza nessuna intenzione di poi rimanere a lavorare in Corea, e questi sono stati senza dubbio quelli che sono stati tra i più contenti, molto diversa la situazione per quelli che sono venuti qui sperando poi di poterci rimanere con un visto di lavoro.
Con questo articolo cercheremo di dare consigli pratici per chiunque voglia venire in Corea con questo visto.
Voglio venire in Corea a fare solo un’esperienza di un anno
Lo consigliamo a…
- chiunque voglia passare un anno all’estero arricchendo il proprio bagaglio culturale;
- tutti quelli che vogliono imparare il coreano ma non hanno la disponibilità finanziaria per pagare i corsi universitari di coreano.
Nulla di più facile. In questo caso non ci sono aspettative future, quindi si può sfruttare al massimo questo anno per imparare la lingua, avvicinarsi alla cultura coreana e magari mettere qualche soldo da parte.
Per imparare meglio la lingua indubbiamente è necessario, almeno per il primo periodo, seguire un qualche corso di coreano. Ci sono quelli offerti da scuole private, se si vogliono dei corsi abbastanza seri, se no il Seoul Global Center offre dei corsi gratuiti che possono essere buoni come infarinatura. Dopo già un mese dovreste essere in grado di sostenere conversazioni semplici.
Nel frattempo potrete tranquillamente lavorare part time in bar, ristoranti e negozi. Solitamente nella zona di Itaewon, essendoci un grande afflusso di stranieri assumono tranquillamente anche se non si sa bene il coreano. In alcuni casi anche nella zona di Sinchon. Troverete molte offerte di lavoro sul sito di craglist seoul. Lavorando direttamente a contatto con il pubblico troverete molto facile migliorare il vostro coreano ed essendo lavori part time potrete cambiare posto di lavoro quando vi sarete stancati e vorrete cambiare zona.
In questo modo un anno passerà veramente velocemente e riuscirete a concludere al meglio la vostra esperienza in terra coreana avendo imparato una lingua in più.
Dopo la Working Holiday voglio rimanere a lavorare in Corea
Disclaimer: quello scritto qua sotto solo vale solo per chi vuole lavorare in aziende, per chi vuole fare, per esempio, il cuoco o l’insegnante non è la stessa cosa (ne parliamo un po’ più approfonditamente a fine articolo).
Molti sono venuti con l’intento di lavorare in Corea e sono rimasti delusi.
Ciò che segue sono consigli per tutti quelli che vorrebbero poi lavorare in aziende coreane.
L’errore più comune di chi è venuto con la working holiday per poi avere un visto di lavoro è stato quello di non scegliere lavori specializzati. Certo, senza la conoscenza della lingua non è facile essere assunti part time da aziende coreane, ma passare l’intero anno facendo lavori come: barista, commesso, cameriere ecc ecc di certo nel 90% dei casi non porta ad un visto di lavoro. Sono tutti mestieri che potrebbero benissimo fare dei normali coreani, quindi è molto difficile che il datore di un negozio decida di prendersi la briga di farvi un visto lavorativo per un lavoro del genere.
Allo stesso tempo però, dato che in molti casi quelli che vengono con la working holiday non sanno il coreano, sono lavori ottimi se si vuole migliorarlo. Arriviamo quindi ai consigli…
Consiglio numero 1
Passate i primi 3-4 mesi studiando coreano (scuola privata o corsi gratuiti per esempio al Seoul Global Center) e lavorando part time in negozi, in questo modo migliorerete molto velocemente il vostro coreano. Dopo circa 6 mesi dovreste riuscire ad utilizzare la lingua ad un livello tale che vi permetterà di comunicare in quasi tutte le situazioni con abbastanza naturalezza.
Ora però c’è la parte veramente importante. Dobbiamo partire dal presupposto che per avere un visto lavorativo, dovete per forza lavorare per una qualche azienda.
Consiglio numero 2
Molto difficilmente un’azienda vi assumerà senza conoscervi o aver visto come lavorate, quindi la soluzione è una sola: cercate delle internship. Solitamente la paga è bassa ma vi darà molta esperienza e ottime connessioni per un futuro lavorativo in Corea.
La cosa più intelligente è chiedere internship alle aziende coreane che lavorano con l’Italia e a quelle italiane che lavorano con la Corea, in questo modo siete sicuri che per un motivo o per l’altro avranno bisogno di italiani che lavorino per loro. Diverse persone che ora lavorano in Corea con un visto lavorativo hanno iniziato proprio in questo modo.
Volendo potete anche iniziare fin da subito un intenrship se trovate un’azienda che vi assume senza sapere il coreano o se già lo conoscete. Questo sarebbe senza subbio l’inizio migliore.
Cuoco
Il visto lavorativo viene dato ai cuochi a differenza dei camerieri o baristi, quindi potete benissimo iniziare a lavorare in un ristorante fin dall’inizio e poi sarà a discrezione del titolare del ristorante decidere se darvi il visto o no, in base a come avete lavorato.
Insegnante
Non si può insegnare italiano in scuole private con la working holiday. In ogni caso, se volete insegnare italiano è necessario avere una laurea. In caso l’abbiate basterà contattare le diverse scuole di italiano in Corea e poi se avranno bisogno vi assumeranno. Questo però non va fatto con la Working Holiday.
Ci sono poi delle associazioni che assumono insegnati di cultura italiana per i bambini, facendoli girare per le varie scuole. Questo si può fare, ma non è un lavoro che vi darà un visto successivamente, infatti gli insegnanti cambiano spesso. Può essere fatto come part-time se vi piacciono i bambini, però è sempre un lavoro fine a se stesso.
Leggi anche: “Come diventare insegnante di Italiano in Corea”
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Speriamo che questi consigli possano tornarvi utili e che riuscite a sfruttare al meglio questo visto in modo da realizzare i vostri progetti. Se avete domande più specifiche scrivetecele pure nei commenti qui sotto e sentitevi liberi di raccontarci la vostra esperienza!
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