Sappiamo tutti benissimo come il kpop stia diventando popolare in Italia, specialmente negli ultimi anni. D’altra parte, non c’è proprio nulla di cui meravigliarsi: ragazzi attraenti che ballano mezzi nudi coreografie sensuali? Ragazze con pantaloncini cortissimi che sculettano su 20cm di tacco? Ragazzi che si baciano tra loro e fanno finta di sfilarsi i vestiti di dosso? Insomma, ce n’è proprio per tutti i gusti, e, diciamocelo, i coreani sono proprio bravi a far uscire fuori il lato “pervert” delle fan: che siano ragazzine di 12 anni o signore giapponesi di 50. Nessuno, quindi, mette in dubbio il bel lavoro che madre natura (…o plastica, non si sa mai) ha fatto, ma cosa ne pensano veramente i coreani di tutto ciò?
Spesso, per lo meno nel fandom italiano, si sente di persone che elogiano il kpop facendolo passare per ciò che è “la vera musica” (che cosa voglia dire, poi, non si sa), denigrando ogni altro genere musicale perché “nessuno sarà mai bravo a cantare e ballare come lo è il mio oppa! Kyaaa! Oppa Sarangheeee!!” …ehm, ok piano. Partiamo con calma dal principio.
Cos’è il kpop per i coreani?
Innanzi tutto non generalizziamo. Kpop significa “Korean Pop”, ma in questo articolo non vogliamo assolutamente parlare di tutto il pop coreano, ma solo del fattore “idol”.
Cosa ne pensa, dunque, un coreano medio?
Facendo un piccolo sondaggio tra ragazzi e ragazze coreane di età superiore ai 19 anni, le risposte più comuni a: “cos’è la prima cosa che ti viene in mente se ti dico idol?” sono state quelle riferite al loro aspetto fisico. Nessun riferimento (positivo) alla “loro” musica. Domande più mirate, poi, hanno confermato come il kpop sia considerato meramente musica commerciale finalizzata, per l’appunto, a vendere il più possible, anche senza che i cantanti abbiano vere e proprie potenzialità canore. L’unica abilità che viene riconosciuta dal pubblico coreano, infatti, è quella del ballo e della presenza scenica, insomma: sono bravi a tenere il palco e sanno benissimo come far arrapare anche chi l’età giusta non l’ha, ma quando si tratta di cantare, grazie al cielo esiste il playback! E’ dunque un pensiero generalizzato tra i coreani e, come abbiamo visto, nessuno di quelli che fa parte del cosiddetto “pubblico maturo” attribuisce al kpop quel valore artistico che in Italia viene spesso ostentato.
Per i coreani, infatti, è quasi assurdo che agli stranieri il kpop possa piacere. Prima del boom di Psy, dopo il quale è diventato chiaro che il kpop fosse uscito dai confini coreani, tutti si stupivano quando uno straniero diceva di ascoltare kpop, e le reazioni erano incredule: “Ascolti kpop?? Ma PERCHÉ’????” insomma, il kpop aveva cosi poco potenziale, secondo loro, che solo immaginare che uno straniero potesse sapere cosa fosse era impensabile.
Ma se il coreano medio non reputa il kpop “musica” chi lo ascolta allora?!
Il pubblico medio va dagli 11 ai 18 anni (che poi ci siano bambine di 6 anni che sculettando fanno concorrenza anche a Hyuna, poi è un altra storia). Si tratta per lo più, quindi, di ragazzine e ragazzini delle scuole medie e superiori che poi, iniziando l’università, abbandonano i loro idol e iniziano a seguire generi diversi di musica (che poi il loro idol del cuore abbia sempre un posticino speciale, questo non lo si mette in dubbio). Il vero e proprio fandom coreano, invece, ha un modo di ragionare totalmente diverso. Il kpop è la migliore musica al mondo, gli oppa e le nune sono degli dei e dee scesi in terra e se uno di loro viene scoperto assieme ad un esemplare del sesso opposto: bene, la loro vita non ha più senso. Ribadiamo che questo è un pensiero di adolescenti con età media 14 anni.
Ci sono poi diversi livelli di “fan”. Avrete sicuramente sentito nominare le “Sasaeng fan”, ma, per fortuna, non tutti gli adolescenti in Corea sono così. Il fan normale compra solitamente i cd, i vari gadget (più o meno inutili) e va ai concerti. Questa è la routine media di un adolescente che ascolta kpop, ma come è giusto che sia, c’è sempre chi esagera.
Parte del fandom è poi formato da signore di mezz’età giapponesi e cinesi. Non hanno nulla da invidiare alle fan più giovani: anche loro, ai concerti, sono sempre armate di magliette con facce di idol stampate, light stick luminosi e sperano, probabilmente, di ammaliare i loro beniamini con il loro fascino da donna matura.
Sasaeng Fan?
In particolare negli ultimi anni sono diventate un hot topic in Corea. Ragazzine assatanate-arrapate-più o meno psicopatiche, che venderebbero l’anima al diavolo pur di poter possedere un paio di mutandine del loro idol preferito (o bias come viene appunto chiamato).
Sono una vera e propria setta, c’è una divisione gerarchica e chi sgarra è fuori dal giro. Ultimamente quelle più famose per i loro atti al limite dell’immaginabile sono quelle degli EXO, ma fin da tempi antichi anche quelle dei DBSK e Big Bang hanno contribuito a rendere la vita degli idol più che “movimentata”. Non vogliamo qui soffermarci troppo per parlare di loro, si potrebbe scrivere un libro per tutte le loro audaci imprese: dall’utilizzo dei taxi con cui seguono i loro beniamini, alle incursioni notturne nelle case dei loro amati, ai furti di carte di identità e telefoni o a quelle, che più creative delle altre, scrivono lettere d’amore con il sangue mestruale (no, non stiamo scherzando). Altro che la mafia italiana, qui siamo a livelli ineguagliabili se si pensa che gli artefici di tutto ciò hanno una media di 14 anni.
Chirurgia plastica nel kpop?! Ma va! Scherziamo?!
Anche su questo aspetto dobbiamo ragionarci un attimo assieme. Spessissimo capita di leggere commenti come: “Ma no! La YG non permette ai loro artisti di rifarsi! É impossibile!!! Il naso di Minzy è sempre stato così, solo che crescendo è diventato più appuntito, si è alzato e ristretto in basso!” (?) oppure “Bom non si è assolutamente rifatta! Sono solo i sui occhi che si sono naturalmente allargati a dismisura e il fatto di non riuscire a fare UNA espressione che sembri naturale non è certamente dovuta al botox!”. Parlando da fan delle 2NE1… cioè, veramente?
Tutti i coreani sanno quante volte gli idol debbano passare sotto ai ferri per riuscire ad apparire come appaiono, ne sono tutti al corrente e, ancora più incredibile, se ne fregano. In Corea la chirurgia plastica sta diventando così naturale che nessuno si stupisce se un idol passa sotto i ferri due o tre volte! Se chiedete ad un coreano a caso (che abbia naturalmente un minimo di interesse nel campo “celebrità”) chi è l’idol che si è rifatto/a di più, nel 90% dei casi vi nomineranno la vecchia e cara Bom. Che le case discografiche lo neghino o no poco cambia. In Corea funziona così e lo sanno tutti benissimo, quindi, visto che anche i coreani stessi lo sanno e lo ammettono, è inutile che il fandom straniero lo neghi: i nasi non si restringono da soli, gli occhi non si allargano e le mascelle non si assorbono in modo naturale formando una v-line prima inesistente.
Leggi anche: Chirurgia plastica in Corea del Sud e Chirurgia plastica e metodi alternativi: COSTI.
Cosa ne pensano, invece, di tutti i vari scandali e rumor che ogni giorno vengono a galla?
Bene, hot topic anche questo. Distinguiamo prima di tutto tra: ragazze fan e ragazzi fan.
Le ragazze? Lo rinnegheranno fino alla morte, e guai a chi osa contraddirle. Idol che hanno one night stand un giorno si e l’altro pure? Non scherziamo. Sono angeli scesi in terra, non hanno ormoni come tutti gli altri normali essere umani e se si trovano con una ragazza nuda davanti la disdegnano e la mandano via! Ovvio! Ok, siamo realisti, nessuno ci crede, ma esserne convinti è più facile per tutti!
Per i ragazzi fan, invece, è tutta un’altra storia. Prendiamo l’esempio della povera IU. Simbolo nazionale della purezza e della castità, la ragazzina che è destinata a rimanere tale per sempre e che mai verrà toccata da mani lussuriose. Vengono fuori rumor riguardo a lei non essere più pura e immacolata come era sempre stata e BUM! Scandalo nazionale! La popolazione maschile impazzisce, si dispera, non sa più dove sbattere la testa! Se pure la casta e pura IU non è più cosi tanto immacolata dove andremo a finire??? Il mondo non ha più motivo di esistere e tanto vale che andiamo tutti a soccombere all’inferno.
Questa è un po’ la reazione generale qui in Corea. È sparita dai vari CF, negli show televisivi nemmeno l’ombra e i numeri di fan iscritti al fanclub sono diminuiti drasticamente… e tutto questo perché? Perché questa povera crista ha (forse) avuto una relazione con un ipotetico ragazzo. Suvvia gente.
È arrivato il momento di aprire gli occhi e rendersi conto che siamo nel 21esimo secolo e anche i ragazzini delle medie e superiori hanno già avuto certe esperienze. La Corea di certo non è un’eccezione. Sotto questo punto, per lo meno, il fandom straniero è più razionale, per fortuna.
Per ora ci fermiamo qui. Con questo post abbiamo solo voluto darvi un’ idea generale di cos’è il kpop qui in Corea, spiegare come questo genere musicale nella sua stessa patria sia considerato un fenomeno puramente commerciale, abbiamo voluto approfondire questo argomento in particolare per tutti quelli che hanno o vorrebbero avere amici coreani.
Se siete in Corea potete andare anche tutti i giorni all’aeroporto a vedere i vostri amati arrivare, potete tranquillamente spendere millemila euro per tazzine, portachiavi, calzini e pure mutandine che ritraggono tutti i cantanti kpop che volete, ma se volete essere presi più o meno seriamente da un coreano o una coreana media vi consigliamo vivamente di non ostentare troppo il vostro hobby o la vostra fissazione. Cosa penserebbe il vostro ragazzo o ragazza 20enne se vi vedesse passare la maggior parte del vostro tempo all’aeroporto ad aspettare Justin Bieber, i One Direction o chiunque altro? (Abbiamo preso loro come esempio semplicemente perché vengono spesso paragonati agli idol kpop). Potete tranquillamente farlo, ma, a causa di pregiudizi diffusi, non è proprio il miglior biglietto da visita quando conoscete qualcuno per la prima volta! Tutto può essere fatto, ma nella giusta misura.
Spero questo post sia stato interessante, e se avete altre curiosità o non siete d’accordo con qualcosa scritto sopra fatecelo sapere!
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