La musica da sempre racconta le generazioni: ogni giorno, quando ci si mette le cuffie nelle orecchie, si viaggia nel tempo tra atmosfere di altre epoche, suggestioni futuristiche e proposte melanconiche.
Se oggi per iniziare la giornata, scegliete di ascoltare “Hit Me Baby One More Time”, lo sfondo storico dietro a questa canzone iconica è uno solo: l’importanza del pop, i video trasmessi su MTV e l’America al centro del mondo. Tra serie tv ambientate nella grande mela, pop star e canzoni trasmesse in tutto il mondo, gli occhi reali e mediatici di tutti erano puntati verso quei luoghi.
Ecco, oggi non è più così e chi dice il contrario mente. Se si menziona il Kpop è sbagliato pensare a qualcosa di “vecchio”, come la canzone fenomeno “Gangnam Style” di Psy diventata virale nel 2012. E’ stata sì un apripista verso una nazione fino ad allora poco considerata a causa dei suoi immensi vicini come il Giappone e Cina, ma alla super googlata domanda “Che fine ha fatto Psy?” vi rispondiamo noi! Al momento Psy è al capo di un impero discografico con base a Seoul dal nome PNation, che vanta nel suo roaster alcuni degli artisti più interessanti e forti del panorama mondiale come Hyuna, Jessi e Dawn. Infatti, il fenomeno “Hallyu” o tradotto “Onda Coreana” è un fenomeno che oggi più che mai ha portato risultati grandiosi nelle industrie dell’intrattenimento. Non solo il Kpop, ma anche Kbeauty, Kdrama (avete presente Squid Game, la serie Netflix che in un mese è stata vista da 111 milioni di spettatori?) e molto altro.
Kpop è nato come termine ad hoc per la musica coreana, ciò da un lato affascinante ma dall’altro è limitante, perché come spesso è stato detto dal leader Kim Namjoon dei Bts, quello che fa la band più famosa attualmente a livello mondiale è semplicemente musica, e a volte non si riesce a capire questa necessità di definire la musica coreana come musica Kpop. Inoltre la musica coreana non è solo pop con gruppi di idol ballerini, ma è anche rap, r&b, indie. Esistono un sacco di case discografiche, sia major che indipendenti, che ogni anno rinnovano il loro roaster, offrendo al mercato musicale un sacco di prodotti musicali di qualità, diversi tra loro. La Corea offre davvero tanto e non si merita di essere incasellata in un mero termine. La musica inglese popolare non è mai stata definita Ukpop. Perchè dover creare categorie a parte per premiare gli artisti coreani quando quello che fanno è semplicemente musica?
La Corea del Sud è sì una piccola nazione ma dentro di sé racchiude un mondo incredibile, pieno di sfaccettature e per questo è la nuova America. Le ultime tendenze musicali e d’intrattenimento oramai arrivano dall’Asia ed è giusto riconoscerlo, senza cadere in pregiudizi, stereotipi e odio senza senso. Purtroppo nella società di oggi il razzismo è ancora molto diffuso e finisce per penalizzare ciò che la gente considera diverso o troppo lontano dalla propria cultura, e proprio così avviene con il k-pop, o tutto ciò che in generale proviene dall’Asia. Questo è anche segno di una mentalità chiusa e che si limita solo ai propri confini al posto di esplorare culture diverse e vedere la varie sfaccettature del mondo.
Lo sapevate che la Hybe – casa discografica dei BTS e dei TXT tra gli altri – si è unita alla Ithaca Holdings? E’ niente meno che la compagnia di Scooter Braun (che comprende artisti come Justin Bieber e Ariana Grande). Stiamo parlando di un accordo storico, che dimostra quanto la forza del k-pop si stia spingendo oltre i propri confini, soprattutto oltreoceano. In più, al di là dell’aspetto musicale, il K-pop oggi rappresenta una vera e propria sub-cultura di ragazzi e ragazze adolescenti e non, con delle proprie regole e anche un proprio linguaggio.

L’Italia spesso viene etichettata come un Paese che arriva in ritardo per quanto riguarda le nuove tendenze mondiali ed in parte è vero. Molte volte l’Italia non è inclusa nei tour mondiali di artisti coreani e non è considerata neanche per lanci di serie tv/film evento asiatici, con questo articolo noi vorremmo spingere anche i più scettici ad aprire la porta verso la Korean wave, perchè non potrebbe far altro che arricchire la loro persona. Forse nel suo piccolo Squid Game ha rimescolato le carte in tavola, ma la strada da fare è ancora lunga. Una cosa però è certa, qualcosa sta finalmente cambiando e noi di Persi In Corea da sempre vogliamo prendere parte a questo cambiamento, partecipando attivamente al progresso coreana in tutto mondo! Vi va di salire con noi in questo viaggio?
Articolo a cura di Eleonora Bruno e Giulia Lansarotti
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Novembre 28, 2023
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La musica da sempre racconta le generazioni: ogni giorno, quando ci si mette le cuffie nelle orecchie, si viaggia nel tempo tra atmosfere di altre epoche, suggestioni futuristiche e proposte melanconiche.
Se oggi per iniziare la giornata, scegliete di ascoltare “Hit Me Baby One More Time”, lo sfondo storico dietro a questa canzone iconica è uno solo: l’importanza del pop, i video trasmessi su MTV e l’America al centro del mondo. Tra serie tv ambientate nella grande mela, pop star e canzoni trasmesse in tutto il mondo, gli occhi reali e mediatici di tutti erano puntati verso quei luoghi.
Ecco, oggi non è più così e chi dice il contrario mente. Se si menziona il Kpop è sbagliato pensare a qualcosa di “vecchio”, come la canzone fenomeno “Gangnam Style” di Psy diventata virale nel 2012. E’ stata sì un apripista verso una nazione fino ad allora poco considerata a causa dei suoi immensi vicini come il Giappone e Cina, ma alla super googlata domanda “Che fine ha fatto Psy?” vi rispondiamo noi! Al momento Psy è al capo di un impero discografico con base a Seoul dal nome PNation, che vanta nel suo roaster alcuni degli artisti più interessanti e forti del panorama mondiale come Hyuna, Jessi e Dawn. Infatti, il fenomeno “Hallyu” o tradotto “Onda Coreana” è un fenomeno che oggi più che mai ha portato risultati grandiosi nelle industrie dell’intrattenimento. Non solo il Kpop, ma anche Kbeauty, Kdrama (avete presente Squid Game, la serie Netflix che in un mese è stata vista da 111 milioni di spettatori?) e molto altro.
Kpop è nato come termine ad hoc per la musica coreana, ciò da un lato affascinante ma dall’altro è limitante, perché come spesso è stato detto dal leader Kim Namjoon dei Bts, quello che fa la band più famosa attualmente a livello mondiale è semplicemente musica, e a volte non si riesce a capire questa necessità di definire la musica coreana come musica Kpop. Inoltre la musica coreana non è solo pop con gruppi di idol ballerini, ma è anche rap, r&b, indie. Esistono un sacco di case discografiche, sia major che indipendenti, che ogni anno rinnovano il loro roaster, offrendo al mercato musicale un sacco di prodotti musicali di qualità, diversi tra loro. La Corea offre davvero tanto e non si merita di essere incasellata in un mero termine. La musica inglese popolare non è mai stata definita Ukpop. Perchè dover creare categorie a parte per premiare gli artisti coreani quando quello che fanno è semplicemente musica?
La Corea del Sud è sì una piccola nazione ma dentro di sé racchiude un mondo incredibile, pieno di sfaccettature e per questo è la nuova America. Le ultime tendenze musicali e d’intrattenimento oramai arrivano dall’Asia ed è giusto riconoscerlo, senza cadere in pregiudizi, stereotipi e odio senza senso. Purtroppo nella società di oggi il razzismo è ancora molto diffuso e finisce per penalizzare ciò che la gente considera diverso o troppo lontano dalla propria cultura, e proprio così avviene con il k-pop, o tutto ciò che in generale proviene dall’Asia. Questo è anche segno di una mentalità chiusa e che si limita solo ai propri confini al posto di esplorare culture diverse e vedere la varie sfaccettature del mondo.
Lo sapevate che la Hybe – casa discografica dei BTS e dei TXT tra gli altri – si è unita alla Ithaca Holdings? E’ niente meno che la compagnia di Scooter Braun (che comprende artisti come Justin Bieber e Ariana Grande). Stiamo parlando di un accordo storico, che dimostra quanto la forza del k-pop si stia spingendo oltre i propri confini, soprattutto oltreoceano. In più, al di là dell’aspetto musicale, il K-pop oggi rappresenta una vera e propria sub-cultura di ragazzi e ragazze adolescenti e non, con delle proprie regole e anche un proprio linguaggio.

L’Italia spesso viene etichettata come un Paese che arriva in ritardo per quanto riguarda le nuove tendenze mondiali ed in parte è vero. Molte volte l’Italia non è inclusa nei tour mondiali di artisti coreani e non è considerata neanche per lanci di serie tv/film evento asiatici, con questo articolo noi vorremmo spingere anche i più scettici ad aprire la porta verso la Korean wave, perchè non potrebbe far altro che arricchire la loro persona. Forse nel suo piccolo Squid Game ha rimescolato le carte in tavola, ma la strada da fare è ancora lunga. Una cosa però è certa, qualcosa sta finalmente cambiando e noi di Persi In Corea da sempre vogliamo prendere parte a questo cambiamento, partecipando attivamente al progresso coreana in tutto mondo! Vi va di salire con noi in questo viaggio?
Articolo a cura di Eleonora Bruno e Giulia Lansarotti
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Commenti
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Tutto verissimo!! Brave!
Ciao Serena, grazie mille! 🙂