Quest’anno sono tornata in Corea dopo quasi 2 anni ed è stato, sotto certi aspetti, molto interessante. Ho avuto la possibilità di ritornare ad osservare la Corea con gli occhi di una persona che non abita là e che non è abituata al modo di vivere coreano. Mi sono nuovamente accorta di tante cose che secondo me, nel loro piccolo, sono veramente fenomenali e che se cominciassimo a farle anche in Italia ci farebbe solo bene.
Quindi ecco una lista, molto personale, di cose da cui gli italiani dovrebbero solamente imparare!
File ordinate
Una cosa che non sopporto del vivere in Italia sono i furbi. Tutte quelle persone che, facendo finta di niente, saltano file e file di persone per poter arrivare prima alla cassa, entrare ad un evento o inviare un pacco in posta. Scovare gli italiani in giro per il mondo è veramente facile: basta far caso a tutti quegli individui che in fila saltano 20 persone in una volta facendo finta di niente.
Questo in Corea non esiste. Le file sono sacre, ognuno aspetta il suo turno diligentemente e nessuno passa davanti a nessun’altro. Capita di mettersi in fila addirittura alla fermata dell’autobus!
Togliersi le scarpe prima di entrare in casa
Togliersi le scarpe appena varcata la soglia di casa non è un’usanza comune in Italia. Solitamente camminiamo fuori tutto il giorno per le strade delle nostre città, che generalmente sono costellate di cacche di cane o di piccione, sputi, pozzanghere di piscio lasciate da persone troppo ubriache per trovarsi un bagno e tante altre meraviglie del genere. Questo i coreani lo sanno bene, perché è ovvio che camminando per le strade di città si pesteranno inevitabilmente un sacco di cose che sarebbe meglio non far entrare in casa; quindi ci si toglie le scarpe prima di entrarcisi, così da preservare l’ambiente in cui si vive da germi e batteri.
Quasi totale assenza di ladri
Questo è un tasto dolente per molte persone provenienti da paesi asiatici, che non sapendo dell’alto tasso di ladri presente in Italia, si sono fatti sfilare il portafoglio da sotto il naso prendendo la metropolitana, il bus o semplicemente camminando per strada.
Una cosa che mi piace veramente tanto della Corea del Sud, e che non potrò smettere di apprezzare neanche tra 40 anni, è la sicurezza con cui si può girare per strada con grosse somme di denaro in tasca, con lo zaino in spalla in metropolitana anche durante l’ora di punta, la tranquillità con cui si può lasciare il computer o il cellulare sul tavolo del bar mentre si va ad ordinare un caffè o si fa una pausa bagno.
Credo che in Italia le persone che trovando un portafogli per terra non ne rubino il contenuto siano davvero poche, e sotto questo punto di vista avremmo molto da imparare non solo dai coreani, ma da moltissimi altri popoli asiatici.
Pagare per i mezzi pubblici
Ho diversi amici stranieri, alcuni di loro sono stati in Italia e affermano che, dopo aver pagato il bus per le prime settimane di permanenza, hanno poi smesso nel momento in cui si sono fatti amici italiani. In Italia conosco più persone che non fanno il biglietto sull’autobus di quelle che invece hanno abbonamenti regolari, il più dei quali, lasciatemelo dire, sono stranieri.
In Corea tutti pagano per salire sul bus o sulla metro. Mi è stato raccontato che, l’onestà è così tanta, che chi si accorge di non avere abbastanza soldi sulla T-Money (T-Money card: cos’è e come si usa) per poter pagare l’autobus, la volta dopo paga doppio, così da poter dare comunque i soldi del primo passaggio.
Sono sicura che ci siano un milione di altre cose da cui potremmo prendere esempio dai coreani, ma ce ne sono sicuramente altrettante da cui i coreani dovrebbero imparare da noi.
Nessuna nazione è perfetta, ma credo fermamente che viaggiare ci dia la possibilità di osservare cosa funziona all’estero, così da poter imparare e riportare le nuove qualità che abbiamo appreso nel paese da cui vieniamo.
Se credete ci siano altri cose da cui noi italiani dovremmo imparare dai coreani lasciatecelo scritto in un commento. Non vediamo l’ora di leggere cosa avete da aggiungere!
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Dicembre 4, 2023
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Quest’anno sono tornata in Corea dopo quasi 2 anni ed è stato, sotto certi aspetti, molto interessante. Ho avuto la possibilità di ritornare ad osservare la Corea con gli occhi di una persona che non abita là e che non è abituata al modo di vivere coreano. Mi sono nuovamente accorta di tante cose che secondo me, nel loro piccolo, sono veramente fenomenali e che se cominciassimo a farle anche in Italia ci farebbe solo bene.
Quindi ecco una lista, molto personale, di cose da cui gli italiani dovrebbero solamente imparare!
File ordinate
Una cosa che non sopporto del vivere in Italia sono i furbi. Tutte quelle persone che, facendo finta di niente, saltano file e file di persone per poter arrivare prima alla cassa, entrare ad un evento o inviare un pacco in posta. Scovare gli italiani in giro per il mondo è veramente facile: basta far caso a tutti quegli individui che in fila saltano 20 persone in una volta facendo finta di niente.
Questo in Corea non esiste. Le file sono sacre, ognuno aspetta il suo turno diligentemente e nessuno passa davanti a nessun’altro. Capita di mettersi in fila addirittura alla fermata dell’autobus!
Togliersi le scarpe prima di entrare in casa
Togliersi le scarpe appena varcata la soglia di casa non è un’usanza comune in Italia. Solitamente camminiamo fuori tutto il giorno per le strade delle nostre città, che generalmente sono costellate di cacche di cane o di piccione, sputi, pozzanghere di piscio lasciate da persone troppo ubriache per trovarsi un bagno e tante altre meraviglie del genere. Questo i coreani lo sanno bene, perché è ovvio che camminando per le strade di città si pesteranno inevitabilmente un sacco di cose che sarebbe meglio non far entrare in casa; quindi ci si toglie le scarpe prima di entrarcisi, così da preservare l’ambiente in cui si vive da germi e batteri.
Quasi totale assenza di ladri
Questo è un tasto dolente per molte persone provenienti da paesi asiatici, che non sapendo dell’alto tasso di ladri presente in Italia, si sono fatti sfilare il portafoglio da sotto il naso prendendo la metropolitana, il bus o semplicemente camminando per strada.
Una cosa che mi piace veramente tanto della Corea del Sud, e che non potrò smettere di apprezzare neanche tra 40 anni, è la sicurezza con cui si può girare per strada con grosse somme di denaro in tasca, con lo zaino in spalla in metropolitana anche durante l’ora di punta, la tranquillità con cui si può lasciare il computer o il cellulare sul tavolo del bar mentre si va ad ordinare un caffè o si fa una pausa bagno.
Credo che in Italia le persone che trovando un portafogli per terra non ne rubino il contenuto siano davvero poche, e sotto questo punto di vista avremmo molto da imparare non solo dai coreani, ma da moltissimi altri popoli asiatici.
Pagare per i mezzi pubblici
Ho diversi amici stranieri, alcuni di loro sono stati in Italia e affermano che, dopo aver pagato il bus per le prime settimane di permanenza, hanno poi smesso nel momento in cui si sono fatti amici italiani. In Italia conosco più persone che non fanno il biglietto sull’autobus di quelle che invece hanno abbonamenti regolari, il più dei quali, lasciatemelo dire, sono stranieri.
In Corea tutti pagano per salire sul bus o sulla metro. Mi è stato raccontato che, l’onestà è così tanta, che chi si accorge di non avere abbastanza soldi sulla T-Money (T-Money card: cos’è e come si usa) per poter pagare l’autobus, la volta dopo paga doppio, così da poter dare comunque i soldi del primo passaggio.
Sono sicura che ci siano un milione di altre cose da cui potremmo prendere esempio dai coreani, ma ce ne sono sicuramente altrettante da cui i coreani dovrebbero imparare da noi.
Nessuna nazione è perfetta, ma credo fermamente che viaggiare ci dia la possibilità di osservare cosa funziona all’estero, così da poter imparare e riportare le nuove qualità che abbiamo appreso nel paese da cui vieniamo.
Se credete ci siano altri cose da cui noi italiani dovremmo imparare dai coreani lasciatecelo scritto in un commento. Non vediamo l’ora di leggere cosa avete da aggiungere!
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Commenti
Comments are closed.
Non sono mai stata in Corea, ma sinceramente ne sono così affascinata che so più informazioni su di essa che sul mio stesso paese.
Una cosa che ammiro è la loro dedizione al lavoro, in Italia ci lamentiamo se non ci pagano quelle 4 ore di lavoro (in cui la maggior parte degli italiani non fa un cazzo, scusate la parola). In Corea magari sono un po esagerati però quello che mi incuriosisce è quanto siano servizievoli, pronti per il prossimo ad ogni modo. Hanno semplicemente delle leggi di vita che ammiro tantissimo e di cui cerco di attingere il più possibile per essere io stessa migliore..
Una cosa che invece non mi piace dei coreani è l’ossessione per i cosmetici e per la chirurgia, ho sentito cose troppo assurde!
Ma comunque ognuno ha i suoi pregi e difetti.
ah questo mi fa venire un mente un video che ho visto su youtube dove un ragazzo in corea fingeva di far cadere il portafoglio per terra mentre camminava .. ogni persona ad ogni esperimento che camminava dietro di lui ha corso per restituirgli il portafogli..
Ciao laura , questo e tipico per gli asiatici che io conosco , e rispettano le leggi , anche se non sono scritte , ( cina , Korea , Japan ) altro rispetto io lo vedo per Gli anziani , lasciano sempre il posto per loro , e fanno di tutto per i bambini , questo in italia ce lo samo scordato da un pezzo , lo fanno anche per me che ho 60 anni . in autobus almeno in Cina , se non hai gli spiccioli , si fanno in 4 per il cambio , Vedo molto rispetto ,
per gli esteanei .
Interessante ciò che dici e si: hai sacrosanta ragione in tutto quello che dici……salvo forse sulla questione del togliersi le scarpe in casa, su cui nutro dei miei personali dubbi: Gli asiatici si siedono per terra, hanno tavoli moto bassi, non usano sedie e poggiano facilmente le mani per terra, per poi toccare il cibo con le stesse, quando non sono richieste le bacchette. Oltre a questo, spesso hanno anche il pavimento riscaldato o provvisto di grandi tappeti morbidi che ricoprono persino i corridoi. E’ giustamente logico che tengano a lasciare le scarpe fuori dal resto dell’abitazione che non sia l’ingresso. Noi occidentali siamo diversi….. in genere il pavimento lo si usa per camminare, non ci si striscia per terra. Abbiamo sedie su cui sederci, e le nostre case hanno termosifoni, stufe o riscaldamenti centralizzati. Inoltre se io mi dovessi togliere le scarpe dentro casa tutte le sere dopo una giornata intera passata a camminare in giro, alla lunga la mia casa avrebbe un retro-sentore di formaggio stantio certamente non piacevole!