Ciao a tutti!~
Visto che il precedente post riguardo alla nostra vita in Corea sembra aver riscosso parecchio successo…eccoci qui con la seconda parte!
Come forse gia’ saprete, o forse no, questo sabato c’e’ stato l’ international fireworks festival a Seoul, piu’ precisamente a Youido, davanti al fiume Han. Abbiamo passato la settimana scorsa cercado di organizzare la giornata dell’evento, cercando di far venire piu’ amici possibile accontentando tutti. Missione miseramente fallita.
L’evento doveva svolgersi il 5 Ottobre, lo scorso sabato appunto, ma fino al pomeriggio, ore 2, dello stesso giorno, nessuno sembrava ancora essere sicuro di nulla. Dove ci si doveva incontrare? Quando? PERCHE’??? Ok, qui sembra che siano solo gli italiani ad avere un minimo di spirito orgranizzativo.
Infatti, noi volevamo fare le cose “in grande”, o per lo meno in modo normale, abbiamo passato la sera prima a cucinare (invece che a bere…MIRACOLO! Rendiamoci conto…) dopo aver fatto un abbondante spesa da HomePlus, additittura preoccupandoci di preparare qualcosa che potesse piacere a tutti. Come si e’ poi dimostrato il giorno seguente, ci siamo sbattute per niente.
Oltre che a ricevere buca da meta’ della gente ( “eh no…ma…sai non mi sento bene” oppure “eh no ma…devo studiare”??? “Eh no..ma devo incontrarmi con il mio ragazzo a cui non piacciono i fuochi” …ok.) nessuno sapeva dove ci si sarebbe dovuti incontrare, quindi sono finiti “tutti” per venire, a sorpresa, a casa nostra. Eravamo in 5, ma uno e’ stato perso per strada. Si, la sfortuna vuole che il giorno dei fuochi d’artificio, fosse anche il giorno del match finale MONDIALE di “League of Legends”, un gioco online che a quanto pare e’ una droga per tutti i coreani. Uno di loro, quindi, ha ben pensatodi rimanere a casa nostra a gustarsi (?) la partita in televisione, per poi raggiungerci dopo. Ok, no comment.
Saliti sul taxi verso le 3 (andare in mentro sarebbe stato un suicidio visto l’ammasso disumano di persone che gia’ si stavano recando sul posto), abbiamo raggiunto Ichon Station ( stazione della metro sul lato opposto del fiume rispetto a Youido) in circa 40 minuti, e siamo andati ad incontrare altri compagni di universita’ che avevano aorganizzato un goodbye party pre-esercito vicino al fiume approfittando del fireworks festival.
Laura, aveva gia’ dei seri dubbi riguardo la postazione scelta dai compagni di corso di Anna, che, come si e’ dimostrato dopo, di vedere i fuochi, gliene fregava relativamente. Dopo una paio di ore passate a fare avanti indietro, lottando con la folla di gente, cadendo e venendo pestate da coreani assatanati, per andare a prendere i ritardatari, i fuochi sono finalmente iniziati. Bene, da dove eravamo seduti, vedevamo alberi e grattacieli illuminarsi. E i fuochi d’artificio??? Fortunatamente, bastava alzarsi e scendere piu’ vicini alla riva per avere una visuale migliore, anche se orami era gia’ stra affollata, c’erano posti solo in piedi e la voglia di vedere i fuochi ci era quasi passata.
Anche le nostre abbondanti provviste di alcool (offerteci dal ragazzo coreano, dopo essersi sentito in colpa per averci abbandonati per guardare League of Legends) sono state inutili, poiche’ si sa’, se l’alcool entra dovra’ pur uscire da qualche altra parte! Peccato ci fossero pochissimi bagni, e le code probabilmente superavano il centinaio di persone. Quindi: niente fuochi, pochi amici e soprattutto niente alcool. Per ora.
Finiti i fuochi, e dopo aver aspettato che parte della gente se ne andasse, abbiamo finalmente deciso di andarcene anche noi, portandoci dietro l’alcool da brave madri. Per tornare a casa ci abbiamo messo la bellezza di due ore tra autobus, taxi e camminate varie. La sfiga era ancora con noi. Non accennava a volersene andare. Ma non poteva finire cosi’! Una volta arrivate a casa abbiamo deciso che dalla mezzanotte in poi (quindi il giorno dopo) sarebbe stato il nostro “LUCKY DAY”. E quindi, armate di 3 bottiglie di soju e una di birra, ci siamo dirette al famoso playground di Hongdae.
Eravamo due italiane, una svedese e una tailandese. No non e’ una barzelletta, o forse si. (?) Dopo aver comprato della pizza ci siamo appostate il parco di Hongdae, con il presentimento che qualcosa sarebbe successo. Dopo nemmeno 30 minuti ci siamo ritrovate ad offire un bicchiere di birra ad un ragazzo coreano punkettone ( vedere l’articolo: RAGAZZI COREANI categoria J-rockettari) accompagnato da uno strano esemplare di ragazza (?) russa che da ora im poi chiameremo la SAUSAGE. Si, aveva 24 anni, ma ne dimostrava minimo 30, ed indossava una felpa lilla a collo altissimo che metteva in luce tutte le sue “curve”. Sembrava un insaccato. Si spacciava per amica del ragazzo coreano, quando in realta’, sembrava solo essere molto vogliosa. Una Sousage vogliosa, si salvi chi puo’. Mentre intrattenevamo conversazione con questi due strani individui….anche se, in effetti, lui era normale e simpatico, lei molto meno, altra gente sconosciuta decide di aggiungersi a noi. Ora, eravamo: due italiane, una svedese, una russa, un coreano, un inglese e un iraniano. I due nuovi arrivati, decidono di proporci la loro invenzione, che a detta loro, era il drink del secolo. Si come no. Soju+caffe. Mai assaggiai nulla di piu’ schifoso. Dopo una serie di conversazioni deliranti con il ragazzo inglese, che parlava di farfalle assassine venute dal futuro e che saranno causa della fine dell’umanita’, il ragazzo punkettone decide di chiamare un suo amico, modello e aspirante attore. Quindi gay, probabilmente. Erano ormai gia’ le 4-5 di mattina quando il suo amico finalmente ci raggiunge: alto, capelli in perfetto stile coreano, pelle perfetta, sguardo ammaliante e….in possesso di uno skateboard ROSA e una outfit “fiorellosa”. Ok. E poi dicono che i coreani sono normali.
Abbiamo poi scoperto che anche lui apparteneva alla categoria J-Rockettari, ma si era di recente evoluto in un fighetto-truzzetto-rifatto (anche se a detta sua era come madre natura l’aveva fatto).
Abbiamo poi proseguito la serata bevendo, mangiando torte offerteci da coreane ubriache, parlando con coreani-americani misti (che poi tanto misti non sembravano) per poi decidere, alle 6, che fosse proprio il caso di andare a cantare al noraebang (karaoke coreano). Ci siamo quindi messi in marcia assieme ai due coreani, la sausage e il ragazzo inglese che credeva di essere una farfalla.
Le successive 2-3 ore le abbiamo passate cantando canzoni di ogni genere possibile immaginabile. J-Rock, Emo, Pop coreano truzzo, Pop, Indie e via dicendo.. Abbiamo avuto ulteriore conferma, che non importa quanto un coreano possa sembrare gay, quando canta si trasformera’ sempre in un gran figo.
La nostra serata termina, finalmente, alle 9.30 del mattino, con un buon panino di Paris a Baguette e una tazza di latte, dopo esserci naturalmente scambiati i contatti kakao prima di salutarci.
Questa e’ una serata tipo in Corea, preparatevi al peggio.
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Novembre 29, 2023
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Visto che il precedente post riguardo alla nostra vita in Corea sembra aver riscosso parecchio successo…eccoci qui con la seconda parte!
Come forse gia’ saprete, o forse no, questo sabato c’e’ stato l’ international fireworks festival a Seoul, piu’ precisamente a Youido, davanti al fiume Han. Abbiamo passato la settimana scorsa cercado di organizzare la giornata dell’evento, cercando di far venire piu’ amici possibile accontentando tutti. Missione miseramente fallita.
L’evento doveva svolgersi il 5 Ottobre, lo scorso sabato appunto, ma fino al pomeriggio, ore 2, dello stesso giorno, nessuno sembrava ancora essere sicuro di nulla. Dove ci si doveva incontrare? Quando? PERCHE’??? Ok, qui sembra che siano solo gli italiani ad avere un minimo di spirito orgranizzativo.
Infatti, noi volevamo fare le cose “in grande”, o per lo meno in modo normale, abbiamo passato la sera prima a cucinare (invece che a bere…MIRACOLO! Rendiamoci conto…) dopo aver fatto un abbondante spesa da HomePlus, additittura preoccupandoci di preparare qualcosa che potesse piacere a tutti. Come si e’ poi dimostrato il giorno seguente, ci siamo sbattute per niente.
Oltre che a ricevere buca da meta’ della gente ( “eh no…ma…sai non mi sento bene” oppure “eh no ma…devo studiare”??? “Eh no..ma devo incontrarmi con il mio ragazzo a cui non piacciono i fuochi” …ok.) nessuno sapeva dove ci si sarebbe dovuti incontrare, quindi sono finiti “tutti” per venire, a sorpresa, a casa nostra. Eravamo in 5, ma uno e’ stato perso per strada. Si, la sfortuna vuole che il giorno dei fuochi d’artificio, fosse anche il giorno del match finale MONDIALE di “League of Legends”, un gioco online che a quanto pare e’ una droga per tutti i coreani. Uno di loro, quindi, ha ben pensatodi rimanere a casa nostra a gustarsi (?) la partita in televisione, per poi raggiungerci dopo. Ok, no comment.
Saliti sul taxi verso le 3 (andare in mentro sarebbe stato un suicidio visto l’ammasso disumano di persone che gia’ si stavano recando sul posto), abbiamo raggiunto Ichon Station ( stazione della metro sul lato opposto del fiume rispetto a Youido) in circa 40 minuti, e siamo andati ad incontrare altri compagni di universita’ che avevano aorganizzato un goodbye party pre-esercito vicino al fiume approfittando del fireworks festival.
Laura, aveva gia’ dei seri dubbi riguardo la postazione scelta dai compagni di corso di Anna, che, come si e’ dimostrato dopo, di vedere i fuochi, gliene fregava relativamente. Dopo una paio di ore passate a fare avanti indietro, lottando con la folla di gente, cadendo e venendo pestate da coreani assatanati, per andare a prendere i ritardatari, i fuochi sono finalmente iniziati. Bene, da dove eravamo seduti, vedevamo alberi e grattacieli illuminarsi. E i fuochi d’artificio??? Fortunatamente, bastava alzarsi e scendere piu’ vicini alla riva per avere una visuale migliore, anche se orami era gia’ stra affollata, c’erano posti solo in piedi e la voglia di vedere i fuochi ci era quasi passata.
Anche le nostre abbondanti provviste di alcool (offerteci dal ragazzo coreano, dopo essersi sentito in colpa per averci abbandonati per guardare League of Legends) sono state inutili, poiche’ si sa’, se l’alcool entra dovra’ pur uscire da qualche altra parte! Peccato ci fossero pochissimi bagni, e le code probabilmente superavano il centinaio di persone. Quindi: niente fuochi, pochi amici e soprattutto niente alcool. Per ora.
Finiti i fuochi, e dopo aver aspettato che parte della gente se ne andasse, abbiamo finalmente deciso di andarcene anche noi, portandoci dietro l’alcool da brave madri. Per tornare a casa ci abbiamo messo la bellezza di due ore tra autobus, taxi e camminate varie. La sfiga era ancora con noi. Non accennava a volersene andare. Ma non poteva finire cosi’! Una volta arrivate a casa abbiamo deciso che dalla mezzanotte in poi (quindi il giorno dopo) sarebbe stato il nostro “LUCKY DAY”. E quindi, armate di 3 bottiglie di soju e una di birra, ci siamo dirette al famoso playground di Hongdae.
Eravamo due italiane, una svedese e una tailandese. No non e’ una barzelletta, o forse si. (?) Dopo aver comprato della pizza ci siamo appostate il parco di Hongdae, con il presentimento che qualcosa sarebbe successo. Dopo nemmeno 30 minuti ci siamo ritrovate ad offire un bicchiere di birra ad un ragazzo coreano punkettone ( vedere l’articolo: RAGAZZI COREANI categoria J-rockettari) accompagnato da uno strano esemplare di ragazza (?) russa che da ora im poi chiameremo la SAUSAGE. Si, aveva 24 anni, ma ne dimostrava minimo 30, ed indossava una felpa lilla a collo altissimo che metteva in luce tutte le sue “curve”. Sembrava un insaccato. Si spacciava per amica del ragazzo coreano, quando in realta’, sembrava solo essere molto vogliosa. Una Sousage vogliosa, si salvi chi puo’. Mentre intrattenevamo conversazione con questi due strani individui….anche se, in effetti, lui era normale e simpatico, lei molto meno, altra gente sconosciuta decide di aggiungersi a noi. Ora, eravamo: due italiane, una svedese, una russa, un coreano, un inglese e un iraniano. I due nuovi arrivati, decidono di proporci la loro invenzione, che a detta loro, era il drink del secolo. Si come no. Soju+caffe. Mai assaggiai nulla di piu’ schifoso. Dopo una serie di conversazioni deliranti con il ragazzo inglese, che parlava di farfalle assassine venute dal futuro e che saranno causa della fine dell’umanita’, il ragazzo punkettone decide di chiamare un suo amico, modello e aspirante attore. Quindi gay, probabilmente. Erano ormai gia’ le 4-5 di mattina quando il suo amico finalmente ci raggiunge: alto, capelli in perfetto stile coreano, pelle perfetta, sguardo ammaliante e….in possesso di uno skateboard ROSA e una outfit “fiorellosa”. Ok. E poi dicono che i coreani sono normali.
Abbiamo poi scoperto che anche lui apparteneva alla categoria J-Rockettari, ma si era di recente evoluto in un fighetto-truzzetto-rifatto (anche se a detta sua era come madre natura l’aveva fatto).
Abbiamo poi proseguito la serata bevendo, mangiando torte offerteci da coreane ubriache, parlando con coreani-americani misti (che poi tanto misti non sembravano) per poi decidere, alle 6, che fosse proprio il caso di andare a cantare al noraebang (karaoke coreano). Ci siamo quindi messi in marcia assieme ai due coreani, la sausage e il ragazzo inglese che credeva di essere una farfalla.
Le successive 2-3 ore le abbiamo passate cantando canzoni di ogni genere possibile immaginabile. J-Rock, Emo, Pop coreano truzzo, Pop, Indie e via dicendo.. Abbiamo avuto ulteriore conferma, che non importa quanto un coreano possa sembrare gay, quando canta si trasformera’ sempre in un gran figo.
La nostra serata termina, finalmente, alle 9.30 del mattino, con un buon panino di Paris a Baguette e una tazza di latte, dopo esserci naturalmente scambiati i contatti kakao prima di salutarci.
Questa e’ una serata tipo in Corea, preparatevi al peggio.
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Commenti
Comments are closed.
[…] La primavera è sicuramente il periodo migliore in cui andare a passare qualche giornata sulle sponde del fiume, infatti, specialmente a Youido, si possono ammirare i bellissimi alberi di ciliegio in fiore. Nel mese di ottobre, invece, si tiene un festival molto gettonato dai Seouliani: il festival dei fuochi d’artificio. Un’ora e mezzo di fuochi d’artificio visti da comodamente seduti sull’erba. Consiglio spassionatissimo: c’è sempre tantissima gente che ci va! Consigliamo di organizzare bene la giornata in modo da essere li nel primo pomeriggio e restare fino a sera. Ricordatevi anche di trovare un posto comodo dal quale non avrete la vista ostruita dagli alberi (come è successo a noi! Leggete qui). […]
Che siete carini tu e il tuo ragazzo :33
Comunque vedo che i coreani in quanto a rompere il ghiaccio sono moooolto meglio dei giapponesi, soprattutto se c’è di mezzo il tanto amato alcool !
Devo assolutamente provare il soju come atterro a Tokyo, un mio amico mi ha detto che è come la vodka :SS spero che il sapore sia più buono.
Ah. i “carrelli” per la spesa…ma fanno venire tristezza solo a me o anche a voi ? SONO MINUSCOLI non ci può mettere un cazzo, non so !! a me fanno venire la depressione…carrelli minuscoli e prezzi esorbitanti per la roba di tutti i giorni ! (ovviamente il mio univo punto di riferimento è tokyo, ma non credo cambi molto…)
Go girl, come venite a tokyo dobbiamo incontrarci ! Facciamo la versione giapponese di 2 days 1 night XD
Grazie :3
Si si, in particolare ad hongdae e’ molto facile conoscere persone!~
Il soju ha un gusto osceno…ma piu’ lo bevi piu’ ti abitui..e’ questo il problema! Poi spesso lo mischiano con birra, coca e cose simili, quindi il gusto migliora!~
Bhe noi avevamo preso quelli piccoli di proposito perche’ non dovevamo prendere troppe cose, hanno anche quelli grandi~ No bhe, nei grandi supermercati non costa molto in realta’ ^^
Sisi!~Facciamolo! ahaha
Mi manca Tokyo T_T
Ma prego :3 Non so il livello di oscenità di hongdae, magari è come Roppongi… O forse no: prostitute, club, discoteche, persone di colore grandi quanto armadi che spingono i ragazzi ad entrare in club poco raccomandabili, puzza di piscio e di fogna nelle strade, alcool (!)….la tokyo sporca, ecco.
Hahahaha io non ho mai visto i carrelli grandi a tokyo , ‘na depressione assurda ! Secondo me li fanno apposta, per ricordarti che la roba costa cara XD
Appena arrivo magari prendo più informazioni per la scuola, se te ne servono altre; però in estate devi assolutamente venire !! Ho bisogno di qualche amica pazza che oltre a studiare sappia anche divertirsi \o/
No no la zona come quella che dici tu e’ Itaewon~! Hongdae e’ zono universitaria~
Oddio non e’ proprio pulitissima ma ci si deverte tranquillamente e non e ‘ pericolosa~
Vengo assolutamenteee~!